AI WEIWEI: A CASA MA UNITI

Come personale contributo esclusivo per il progetto di Palazzo Strozzi IN CONTATTO, Ai Weiwei invia un videomessaggio a Firenze e all’Italia. Un saluto e una personale riflessione sull’emergenza del Coronavirus, con un chiaro messaggio: “State a casa ma rimanete uniti”.

In questo momento difficile mi auguro che stiate bene. Come sappiamo tutti, il Coronavirus rappresenta una reale sfida in questi giorni così inconsueti. Molte persone stanno soffrendo. E non ci sono confini, nazionalità, classi sociali o religioni che possono eludere questo virus, quasi “democratico”.
Come sappiamo non esiste una soluzione chiara per qualcosa che è successo in modo così imprevedibile e quasi misterioso, creando tanta incertezza che sta influenzando profondamente la nostra vita e che ha provocato la morte di molte, molte persone.
Tutto questo continuerà ancora per un po’ e ci fa capire che la vita è fragile e che non possiamo mai dare per scontata una vita pacifica. Dobbiamo combattere, dobbiamo lottare. Ciò richiede solidarietà, richiede comprensione, ricerca scientifica, ma soprattutto richiede una nostra prospettiva sulla vita stessa.
La vita è una lotta e la vita è piena di cose inaspettate. Credo sia fondamentale in questo momento essere pienamente consapevoli della situazione che stiamo vivendo e assumere un atteggiamento positivo: state a casa ma rimanete uniti. Grazie.

Protagonista nel 2016 della grande mostra AI WEIWEI. LIBERO, che con il suo grande successo ha segnato un nuovo corso dedicato all’arte contemporanea della Fondazione Palazzo Strozzi, Ai Weiwei rappresenta una delle più influenti personalità del nostro tempo, tra attivismo politico e ricerca artistica, e un simbolo della lotta per la libertà di espressione.

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