Glossario – Let’s Get Digital! Le parole per capire l’arte digitale

Per la mostra Let’s Get Digital! abbiamo raccolto un elenco di termini fondamentali per comprendere il mondo della Criptoarte, con lo scopo di chiarire alcuni concetti come NFT, blockchain, criptovaluta e smart contract.

Assieme al glossario, abbiamo scelto alcune pubblicazioni per approfondire il mondo dell’arte digitale. I libri presenti in lista sono consultabili in mostra.

Per arte digitale si intendono opere realizzate o presentate usando tecnologie digitali. Se già negli anni ’60 se ne rintracciano primi esempi, questa pratica artistica si è evoluta in parallelo allo sviluppo della tecnologia e della creazione di software dedicati alla realizzazione o alla fruizione di opere d’arte. Nel corso dei decenni, in particolare, la grafica digitale ha avuto una grande accelerazione evolutiva, passando dal 2D al 3D fino ad arrivare alle realtà aumentate o virtuali, in una sempre maggiore interazione con il pubblico. Negli ultimi anni il digitale ha acquisito nuovo valore artistico e di mercato grazie alla nascita del movimento della Criptoarte.

La Criptoarte (detta anche Arte crittografica o Cryptoart) è un movimento artistico volto alla creazione di opere d’arte digitali legate alla tecnologia blockchain, che rende possibile la proprietà, il trasferimento e la vendita di un’opera d’arte in modo crittografato e verificabile. Dal 2017 i sistemi di blockchain sono divenuti accessibili anche a una nuova generazione di artisti, vicini al mondo tech, che ne hanno subito intuito il potenziale, sperimentando nella creazione di opere basate sull’illustrazione digitale e la programmazione.

La blockchain è un registro pubblico di dati che documenta scambi di proprietà di oggetti digitali tra diversi soggetti. Questo registro ha la specifica caratteristica di essere condiviso e immutabile: le informazioni sono raggruppate in “blocchi” concatenati in ordine cronologico e distribuiti in un archivio dati decentralizzato. Si tratta di un registro non modificabile e solamente espandibile: i blocchi non possono essere alterati o eliminati ma solo aggiunti nel tempo ogni volta avvenga una transazione. Questa tecnologia fu introdotta per la prima volta nel 2008 come struttura informatica alla base della criptovaluta Bitcoin da un anonimo inventore (o gruppo di inventori), noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Tra le blockchain più usate troviamo quella di Ethereum, ancora oggi tra le più diffuse anche nel mondo dell’arte. L’esponenziale crescita di interesse in questa nuova tecnologia ha comportato forti critiche sulla sostenibilità della stessa, dato il suo alto consumo energetico. Recentemente sono nate nuove catene più green come Polygon, Algorand e Tezos che permettono un impatto energetico di oltre il 90% inferiore rispetto a Ethereum e Bitcoin.

L’NFT (acronimo di Non-Fungible Token ovvero “gettone non fungibile” o “gettone non riproducibile”) è un certificato digitale che attesta le caratteristiche, l’originalità e la proprietà univoca di un bene fisico o digitale, censita su registri crittografati inalterabili basati sulla tecnologia blockchain. L’oggetto certificato dall’NFT è originale e non interscambiabile: non si tratta di un duplicato, né tantomeno di una riproduzione. Un NFT è quindi uno strumento per tracciare la proprietà di file digitali: chi ne compra uno non acquista i diritti d’autore sull’oggetto, ma acquista un certificato di proprietà. La prima opera d’arte registrata su blockchain è Quantum, realizzata nel 2014 dall’artista Kevin McCoy che ha scelto di registrare la sua opera come NFT per rendere quel file unico, tracciabile e scambiabile.

Per la creazione, conservazione, acquisto e vendita di NFT e criptovalute (come Bitcoin o Ethereum) è necessario essere in possesso di un portafoglio digitale (wallet): un’applicazione che viene utilizzata per memorizzare e custodire criptovalute e NFT. Il wallet deve essere compatibile con la blockchain su cui viene creato l’NFT. Il token ERC-721 sulla blockchain di Ethereum è lo standard maggiormente utilizzato dai creatori di opere d’arte digitali uniche.

L’atto di pubblicazione su blockchain di un certificato NFT viene chiamato minting (in italiano “conio”). Una volta coniato, un NFT acquisisce delle caratteristiche specifiche come l’unicità (nel senso di edizione unica) o il suo essere parte di una edizione in base al tipo di standard scelto per la sua creazione.

I contratti intelligenti (in inglese smart contracts) sono protocolli informatici che facilitano, verificano, o fanno rispettare, l’esecuzione di un contratto. Gli smart contract incorporano infatti delle clausole contrattuali che si basano su una serie di funzioni causa-effetto, “if/then”: se accade una determinata condizione predeterminata, avverrà un’azione concordata. Affinché il contratto non venga alterato, questo viene registrato su tecnologia blockchain, assicurandone così l’integrità e la sicurezza.

La criptovaluta è una moneta digitale decentralizzata che utilizza tecniche crittografiche per garantire la sicurezza degli scambi tra utenti. A differenza delle valute tradizionali, non esistono enti centrali che intermediano le transazioni e le regole con cui avvengono tali scambi sono scritte in un codice aperto (open-source) pubblicamente verificabile. Oltre ai celebri Bitcoin ed Ethereum, a oggi si contano oltre 10.000 criptovalute attive. In reazione alla loro estrema volatilità sul mercato, recentemente si stanno sempre più affermando le cosiddette stablecoins, come Tether e USD Coin, criptovalute il cui valore è legato all’andamento di mercato delle valute tradizionali, cosiddette FIAT.

L’Intelligenza Artificiale (AI) è la disciplina informatica che studia lo sviluppo di apparecchi (hardware) e programmi (software) dotati di specifiche capacità tipiche dell’essere umano (interazione con l’ambiente, apprendimento e adattamento, ragionamento e pianificazione). Alla base ci sono gli algoritmi: insieme di istruzioni che vengono applicate per eseguire un’azione o risolvere un problema. I sistemi di intelligenza artificiale sono capaci di eseguire autonomamente dei compiti, prendendo decisioni tipiche degli esseri umani e quindi potenzialmente anche sostituendosi a essi. Nel campo dell’arte ciò si traduce nella possibilità creativa di avere un dialogo tra uomo e macchina in cui un collaboratore sintetico può divenire addirittura co-autore di un’opera d’arte.

Il metaverso è uno spazio virtuale interattivo, condiviso tramite Internet, accessibile dagli utenti attraverso un avatar. In questo spazio tridimensionale, gli avatar possono muoversi, interagire e svolgere attività come nella vita reale. Il collegamento tra lo spazio fisico e il metaverso può avvenire attraverso l’utilizzo di un semplice cellulare o un computer, oppure per esperienze più immersive tramite dispositivi come i visori di realtà virtuale. La parola metaverso è stata utilizzata per la prima volta nel romanzo di fantascienza Snow Crash (1992), in cui l’autore Neal Stephenson immaginava la nascita di un mondo virtuale immersivo popolato da avatar. Possono essere considerati primi esempi di metaverso le piattaforme Second Life (2003) e Minecraft (2009). Negli ultimi anni sono stati creati metaversi basati sulla tecnologia blockchain, come Decentraland o The Sandbox. Mark Zuckerberg ha recentemente ribrandizzato la sua compagnia Facebook come Meta Inc. intuendo il potenziale sviluppo nei social media di questo fenomeno.

We are all gonna make it.
Ce la faremo tutti.

Filippo Annunziata, Andrea Corso, NFT. L’arte e il suo doppio. Non fungible token: l’importanza delle regole, oltre i confini dell’arte, Milano, Montabone, 2021

Daniel Arsham, Larry Warsh (a cura di), Arsham-isms, Princeton, Princeton University Press, 2021

David Balzer, Curationism: How Curating Took Over the Art World and Everything Else, London, Pluto Press, 2015

Alice Barale, Arte e intelligenza artificiale, Milano, Jaka Book, 2020

Marc Beckman, The Comprehensive Guide to NFTs, Digital Artwork, and Blockchain Technology, New York, Skyhorse Publishing, 2022

Jay David Bolter, The Digital Plenitude, London, MIT Press Ltd., 2019

Matt Fortnow, QuHarrison Terry, The NFT Handbook: How to Create, Sell and Buy Non-Fungible Tokens, Hoboken, John Wiley & Sons Inc., 2021

Roberto Garavaglia, Tutto sugli NFT. Crypto art, token, blockchain e loro applicazioni, Milano, Hoepli. 2022

William Gibson, Neuromante, Milano, Mondadori, 2017

Boris Groys, In the Flow. L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale, Milano, Postmedia Books, 2020

Arch Hades, Fool’s Gold: Poetry and Postcards, London, Austin Macauley Publishers, 2020

Arch Hades, Paper Romance, Marylebone, Black Spring Press Ltd., 2021

Lewis Hyde, Common as Air: Revolution, Art, and Ownership, New York, Farrar, Straus & Giroux Inc., 2011

Donna J. Haraway, Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, Milano, Feltrinelli, 2021 (prima edizione 1995)

Duke Mike, Why Al Hallucinates: The Bot-Verse Begins, Global Innovation Books

Noam Nisan, Shimon Schocken, The Elements of Computing Systems: Building a Modern Computer from First Principles, London, MIT Press Ltd., 2021

Christiane Paul, Digital Art, London, Thames & Hudson Ltd., 2015

Rebecca Pedrazzi, Futuri possibili. Scenari d’arte e intelligenza artificiale, Milano, Jaka Book, 2021

Domenico Quaranta, Surfing con Satoshi. Arte, blockchain e NFT, Milano, Postmedia Books, 2021

Valentina Tanni, Memestetica. Il settembre eterno dell’arte, Roma, Produzioni Nero, 2020

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