Arte Prezzo Valore Arte contemporanea e mercato

14 novembre 2008

11 gennaio 2009


L’esposizione analizza la crescente correlazione tra l’arte contemporanea e il sistema economico internazionale. Il potere che l’economia esercita su tutti i settori della realtà politica, sociale e culturale, ha investito anche il mondo della produzione artistica, facendo sì che la struttura stessa del sistema dell’arte viva una forte trasformazione verso una logica di mercato totalizzante e sempre più globale. L’arte contemporanea ha acquisito un peso via via maggiore nell’ambito del sistema culturale, diventando un fattore economico importante, come si può vedere sia dalle esorbitanti quotazioni raggiunte durante le aste internazionali, sia dal crescente numero di manifestazioni, biennali, festival, fiere e mega-esposizioni, che riescono ad attrarre una sempre maggior affluenza di pubblico.

Negli ultimi vent’anni si è sviluppato un circuito dedicato all’arte contemporanea (un vero e proprio settore economico), con proprie regole e un network di operatori altamente specializzati. Gli artisti entrano così a far parte di un sistema fortemente competitivo che segue una dinamica internazionale, mettendo in concorrenza tra loro artisti provenienti da realtà completamente diverse, ma che esigono, però, un linguaggio globalmente leggibile e commercializzabile.
Data la crescente domanda verso una produzione sempre nuova ed emozionante, non solo vengono abbreviati sempre più i tempi di produzione e i cicli di commercializzazione, ma le esigenze di spettacolarizzazione fanno sì che l’arte si trovi spesso in concorrenza con la cultura di massa e le sue logiche economiche.

L’esposizione, pertanto, raccoglie opere di artisti contemporanei tra cui due stelle del mercato come Damien Hirst (UK) e Takashi Murakami (Giappone) – insieme con Luchezar Boyadjiev (Bulgaria), Marco Brambilla (I/USA), Marc Bijl (Olanda), Fabio Cifariello Ciardi (Italia), Claude Closky (Francia), Denis Darzacq (Francia), Eva Grubinger (Austria), Pablo Helguera (Messico), Bethan Huws (UK), Christian Jankowski (Germania), Michael Landy (UK), Atelier van Lieshout (Olanda), Thomas Locher (Germania), Aernout Mik (Olanda), Antoni Muntadas (Spagna), Josh On (USA), Dan Perjovschi (Romania), Wilfredo Prieto (Cuba) e Cesare Pietroiusti (Italia) -che rispecchiano i meccanismi del sistema internazionale dell’arte e offrono diverse posizioni che spaziano dalla conformità ai principi vigenti del mercato, a un approccio ironico e sarcastico, fino a una sorta di ‘anti-posizione’ che tenta di evadere gli aspetti commerciali del processo di produzione artistica.

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