Eating the Planet Mostra di Valentina Furian e Claudia Losi in occasione del festival Lo schermo dell'arte

Dal 12 novembre 2025

Al 16 novembre 2025

  • Mercoledì
  • Giovedì
  • Venerdì
  • Sabato
  • Domenica
08.00-18.00

Lo schermo dell’arte in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi presenta negli spazi della Strozzina Eating the Planet, una speciale mostra all’interno della 18ª Edizione del festival che presenta in anteprima due opere in realtà virtuale delle artiste Valentina Furian e Claudia Losi che esplorano il rapporto tra esseri umani, animali e ambiente. Le installazioni accompagnano gli spettatori in paesaggi immersivi che affrontano temi cruciali del nostro tempo, narrando la trasformazione degli esseri viventi e la complessa relazione con le risorse naturali.

Le opere BITE di Valentina Furian e Anìmule vr. Il mondo sottile di Claudia Losi, parte del progetto europeo PNRR ONFOODS, sono state realizzate dal laboratorio di produzione per le arti visive e performative Officine Creative dell’Università degli Studi di Pavia nell’ambito di un progetto a cura di Anna Calise, Stefano Conca Bonizzoni ed Elisabetta Modena.

La mostra Eating the Planet è aperta gratuitamente negli spazi della Strozzina dal 12 al 16 novembre 2025, tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 e il giovedì fino alle 23.00.

In occasione della mostra, venerdì 14 novembre 2025 alle ore 11.00, Lo schermo dell’arte presenta Lo schermo VR, una speciale tavola rotonda nella sala conferenze della Strozzina.

Valentina Furian, BITE, 2025

BITE è un’installazione immersiva in VR che esplora il rapporto tra umani e cani, mettendone in evidenza le dinamiche di potere tra dominio, addestramento e ribellione. Attraverso luce e buio lo spettatore vive una condizione sospesa tra realtà e allucinazione che oscilla tra il senso di controllo e la sua perdita. La figura del cane incarna insieme cooperazione e istinto predatorio, evocando le ambivalenze della domesticazione e rivelando la sottile linea che separa potere e vulnerabilità. L’esperienza conduce lo spettatore a confrontarsi con la complessità e l’ambiguità di ogni relazione di forza.

Claudia Losi, Anìmule vr. Il mondo sottile, 2025

Anìmule vr. Il mondo sottile trasporta il visitatore in paesaggi immaginari fatti di carta, i cui abitanti prendono vita in forme ibride e mutevoli, attraverso la luce e la sua ombra. Figure animali e vegetali, umane e “più-che-umane” si fondono e si trasformano, evocando metamorfosi e scambi di ruolo tra preda e predatore. Voci di donne di lingue ed età diverse accompagnano la narrazione, tessendo parole e suoni che riflettono sul rapporto tra risorse, alimentazione e vita.
L’opera intreccia mito e tecnologia, radici antiche e proiezioni futuribili, interrogandosi sulla fragilità del vivente e delle sue trasformazioni.

Crediti: Claudia Losi, Anìmule vr. Il mondo sottile (det.), 2025. Courtesy artist

In calendario