Cézanne a Firenze Due collezionisti e la mostra dell’Impressionismo nel 1910

02 marzo 2007

29 luglio 2007


Cento opere per raccontare la straordinaria epopea culturale ed artistica di Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser, due giovani e facoltosi collezionisti americani che nei primi anni del ‘900 raccolsero nelle loro dimore di Firenze, in controtendenza con il clima estetico del tempo, decine di dipinti di Paul Cézanne, contribuendo così all’affermazione di quel genio sperimentale e solitario, allora disprezzato dalla grande critica ed oggi riconosciuto e venerato come ’padre della pittura moderna’.
L’esposizione riunisce per la prima volta le opere più significative delle due raccolte
(32 i dipinti posseduti da Fabbri, 15 quelli di Loeser) che nell’ambiente artistico di Firenze provocarono una svolta determinante verso le poetiche dell’avanguardia.
I dipinti provengono dalle più famose collezioni internazionali: Metropolitan Museum of Art di New York,Thyssen Bornemisza Collections, National Gallery e Royal Academy di Londra, Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, National Gallery of Art di Washington, Detroit Institute of Arts e Gallerie d’Arte Moderna di Firenze e di Roma.
Sono esposti, tra gli altri, i celebri La signora Cézanne sulla poltrona rossa, Casa sulla Marna (eccezionalmente prestata dalla White House Historical Association – White House Collection), Frutteto, Le Bagnanti, oltre ad alcune importanti tele di Pissarro, Van Gogh, Sargent, Denis, Cassatt, Weir, La Farge, artisti con i quali soprattutto Fabbri era in contatto.
Soffermandosi sulle figure dei due collezionisti, l’esposizione illusta inoltre l’ambiente artistico e intellettuale fiorentino dell’epoca, di cui fecero parte personalità internazionali come Bernard Berenson,Vernon Lee, Edith Wharton e tanti altri.

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