Natalia Goncharova:
com’è andata la mostra

Si è chiusa a Palazzo Strozzi, Natalia Goncharova tra Gauguin, Matisse e Picasso la straordinaria retrospettiva che ha ripercorso la vita di questa artista controcorrente e la sua produzione artistica a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni.

Curata da Ludovica Sebregondi, Fondazione Palazzo Strozzi, Matthew Gale, Head of Displays e Natalia Sidlina, Curator, International Art, Tate Modern in quattro mesi di programmazione, la mostra ha raggiunto il traguardo di oltre 85.000 visitatori, riscuotendo allo stesso tempo un grandissimo successo di pubblico e di critica attirando fin dalla sua apertura l’attenzione della stampa con una presenza sulle principali testate locali e nazionali, per la qualità delle opere esposte, ma anche per il tema trattato.

/><figcaption><em>Ludovica Sebregondi, curatrice della mostra</em></figcaption></figure>
<p>Nata dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Tate Modern di Londra, la rassegna ha permesso di raccontare la straordinaria vivacità di un’artista originale e innovativa, vera e propria <em>enfant terrible</em> dell’avanguardia, attraverso un percorso di 130 opere, in prestito da importanti collezioni e istituti nazionali e internazionali.</p>
<p>Dall’analisi sui visitatori emerge un altissimo gradimento, con il <strong>99%</strong> del pubblico che si dichiara pienamente soddisfatto dell’esperienza. Anche in occasione di questa mostra si evidenzia la forte presenza di <strong>pubblico femminile</strong> che <strong>supera il 70%</strong> del totale visitatori e quella del <strong>pubblico under 30</strong> che si assesta al <strong>30%</strong>. Preminente la partecipazione del <strong>pubblico locale</strong>, che raggiunge il <strong>45%</strong> del totale dei visitatori seguita in ordine percentuale dal <strong>pubblico turista 34%</strong> e dal <strong>pubblico escursionista 22%</strong> (in visita a Firenze per una sola giornata). Altro indicatore significativo è la percentuale del pubblico fidelizzato e la sua volontà di ritorno: <strong>il 70% del totale visitatori</strong> dichiara di aver già visitato in passato delle mostre a Palazzo Strozzi e <strong>il 98%</strong> di loro dichiara di voler tornare in occasione di mostre future. Il dato è particolarmente interessante in quanto mette in evidenza i risultati di un processo di fidelizzazione che Palazzo Strozzi ha alimentato negli anni in parallelo al processo di allargamento e diversificazione dell’utenza.</p>
<p>Le attività legate alla mostra hanno registrato una grande partecipazione. I <strong>gruppi</strong> che hanno visitato la mostra sono stati in <strong>totale 852</strong>, contribuendo con circa <strong>18.750 presenze</strong>; ben <strong>455</strong> sono stati i <strong>gruppi di adulti</strong> per un <strong>totale di circa 10.000 visitatori</strong> e, di questi <strong>3000</strong> hanno seguito le visite guidate organizzate dalla Fondazione. <strong>Oltre 397</strong> sono state le <strong>classi delle scuole</strong> provenienti da tutta Italia, per un <strong>totale di circa 9500 studenti</strong> che hanno visitato la mostra e aderito alle iniziative della Fondazione. Nello stesso periodo sono stati avviati i <strong>progetti annuali nelle scuole della Toscana</strong> (<strong><em>Educare al presente e Vagabondi efficaci</em></strong>) che coinvolgeranno entro la fine dell’anno scolastico <strong>75 classi.</strong><br />
Grande successo anche per i <strong>laboratori dedicati alle famiglie</strong> (a Palazzo Strozzi, nelle biblioteche di Firenze e al Mercato Centrale), che hanno visto la partecipazione di <strong>circa 600 persone</strong>, così come per i materiali interpretativi di supporto alla visita <strong><em>Kit Famiglie</em></strong> e <strong><em>Il Kit Disegno</em></strong>, che hanno visto il coinvolgimento di <strong>1200 persone</strong>. I <strong>progetti educativi per adulti</strong> (<strong><em>Pausa d’arte e La scuola dell’arte</em></strong>), hanno coinvolto <strong>più di 200 persone</strong>. È confermato l’impegno e il successo della Fondazione Palazzo Strozzi per rendere le proprie mostre sempre più accessibili attraverso la realizzazione di numerosi progetti. <strong><em>A più voci</em></strong> per persone con Alzheimer, <strong><em>Sfumature</em></strong> per ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico, <strong><em>Connessioni</em></strong> per disabilità intellettive e disagio psichico, e <strong><em>Corpo libero</em></strong> un percorso di danza dedicato all’inclusione delle persone con Parkinson hanno raggiunto <strong>800 presenze</strong>.</p>
<p>Palazzo Strozzi è particolarmente attento alla <strong>comunicazione via social</strong> e in occasione della mostra <strong>oltre 445.000 persone</strong> sono state raggiunte su <strong>Facebook</strong> e <strong>in media quasi 4.000 persone</strong> sono state interessante da ogni nuovo post. Stesso trend si registra su <strong>Instagram: 482.000 persone</strong> sono state raggiunte e <strong>circa 9.000</strong> ogni volta che veniva pubblicato un nuovo aggiornamento, collezionando un <strong>totale di circa 27.000 like</strong> su tutti i contenuti. Il <strong>filtro Instagram IamNatalia</strong> realizzato appositamente in occasione della mostra ha totalizzato <strong>oltre 40.000 visualizzazioni</strong>, è stato usato <strong>1.900 volte</strong> e condiviso da <strong>circa 400 persone</strong>. <strong>Oltre 7.500</strong> sono state le foto condivise dagli utenti utilizzando l’hashtag della mostra <strong>#NataliaGoncharova. </strong>Durante il periodo della mostra, le visualizzazioni della pagina del sito <a href=www.palazzostrozzi.org relativa alla mostra Natalia Goncharova sono state 150.000 in linea rispetto alle mostre passate.

/><figcaption><em>Arturo Galansino direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi</em></figcaption></figure>
<p>La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Tate Modern, Londra con la collaborazione dell’Ateneum Art Museum, Helsinki. Con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze. Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.</p>
<p><em>“Il successo della mostra conferma la capacità di Palazzo Strozzi di proporre progetti di ricerca che diventano occasioni di scambio e di dibattito in grado di attrarre il grande pubblico e non solo gli specialisti”</em> dichiara <strong>Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi</strong>. <em>“Con questa esposizione Palazzo Strozzi è tornato a puntare su un’artista donna come Natalia Goncharova, una delle prime figure femminili a imporsi nel panorama artistico internazionale, contribuendo a far conoscere la sua vita controcorrente e la sua produzione artistica e includendola così nell’olimpo delle artiste che hanno cambiato la storia dell’arte. L’ottimo risultato ottenuto conferma la validità dell’offerta della Fondazione, che si pone così sempre più come un punto di riferimento tra le istituzioni culturali a livello internazionale, promuovendo la città di Firenze e la Regione Toscana come destinazioni per la grande arte moderna e contemporanea Il progetto è stato realizzato grazie alla sinergia con la Tate Modern di Londra, confermando la vocazione di Palazzo Strozzi nel creare progetti di livello e internazionalità in costante dialogo con le più importanti istituzioni culturali mondiali”.</em></p>
<p><em>“Sono in molti ad averci ringraziato per aver fatto conoscere un’artista finora poco nota in Italia, ma che ha avuto un ruolo fondamentale non solo nel mondo del balletto, ma nell’intera arte figurativa di primo Novecento”</em> dichiara <strong>Ludovica Sebregondi, curatrice della versione fiorentina della mostra</strong> “<em>Un successo dovuto anche all’allestimento coinvolgente, colorato, con la carta da parati che ha fatto da fil rouge tra le sale. Le fotografie a introduzione della mostra che ne hanno ripercorso la biografia controcorrente, e i video tratti da film dell’epoca, hanno contribuito a far accostare a un mondo lontano, raccontato ed evocato per i visitatori. Il sentito coinvolgimento del pubblico è testimoniato inoltre dalle affollatissime conferenze che hanno accompagnato l’esposizione. Notevole è stato anche l’interesse suscitato dalle opere inedite di Natalia Goncharova legate all’Italia, presentate per la prima volta ed entrate ormai a pieno titolo a far parte del corpus dell’artista”.</em></p>
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