Dietro le quinte. Ascensori ad arte

di Ludovica Sebregondi

Da molte mostre ormai l’ascensore di Palazzo Strozzi “si veste” per accogliere i visitatori ancor prima di entrare in mostra. Già salendo dal terreno al Piano Nobile si è proiettati tra le opere esposte, seguendo un filo narrativo, allusivo o ironico a seconda del tema dell’esposizione.

Sembra semplice, ma bisogna aggirare lacci e lacciuoli: si parte infatti da un’idea ma, come sempre, è necessario un lavoro di squadra. Compagnia di avventure fin dalle prime volte è stata Beatrice Pignotti, dello Studio RovaiWeber, che suggerisce e aiuta a capire quali immagini possano essere adatte: per poter sostenere un ingrandimento che deve arrivare a oltre due metri di altezza, devono essere foto ad altissima risoluzione, ma anche la sua sensibilità di grafica è fondamentale. Non si tratta delle uniche difficoltà, e non sempre le immagini scelte sono libere da diritti o i proprietari (musei o privati) acconsentono che vengano utilizzate per questo ambiente particolare. A questo punto viene in aiuto Manuela Bersotti, responsabile della gestione delle immagini della Fondazione Palazzo Strozzi. Una volta sottoposto il progetto al direttore generale Arturo Galansino, sarà Claudio Chiarusi di Stampa in Stampa, insieme al suo staff, a stampare i file e a posizionare le stampe nell’ascensore.

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È sempre una festa quando si arriva a questo momento poiché significa che la mostra è pronta, che tutte le opere sono arrivate a destinazione e sono già state collocate. Fino a poco prima l’ascensore è tappezzato di nastro adesivo, e subito dopo siamo pronti per l’inaugurazione.

Tra le tante mostre che in questi anni si sono susseguite, alcune hanno visto un ascensore particolarmente azzeccato. Così per Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici (dal settembre 2010 al gennaio 2011, sono passati ormai cinque anni), al centro una voluttuosa Venere (Roma, Galleria Colonna), non era concupita solo dal giovane Amore e da un satiro, ma anche da due uomini che le rivolgevano lo sguardo: in tralice il collezionista Pierantonio Bandini (Ottawa, National Gallery of Canada), intenso ma perplesso il condottiero, Stefano IV Colonna (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini).

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Solo un anno fa, nella primavera del 2015, un’occasione straordinaria ci è stata offerta da Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico: si era infatti accolti da splendidi e possenti corpi maschili già nell’ascensore, vera e propria “scatola nera della bellezza”, che preparava alle straordinarie sculture esposte in mostra. Se ai lati due figure erano viste dal retro, sulle ante mobili, vere e proprie quinte teatrali, apparivano di fronte un possente Eracle (Chieti, Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo) e l’atletico Apoxyomenos di Efeso del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

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Ed eccoci alla mostra attuale, Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim: in questo caso è la stessa Peggy Guggenheim, a grandezza naturale, ad accogliere i visitatori per accompagnarli in mostra. La fotografia appartiene all’Archivio Locchi ed è stata scattata il 24 febbraio 1949 al momento dell’inaugurazione dell’esposizione della Collezione Guggenheim che inaugurò gli spazi della Strozzina. A distanza di sessantasette anni dai sotterranei di Palazzo Strozzi le opere salgono al Piano Nobile e l’ascensore ne simboleggia l’ascesa.

 width=E per la prossima mostra, Ai Weiwei a Palazzo Strozzi che si aprirà il 23 settembre 2016, chissà cosa ci inventeremo? Vi invitiamo fin da ora a scoprirlo.

 

Il 2016 di Palazzo Strozzi: un anno di mostre

Il nostro 2016 si apre con l’ultimo periodo di apertura della mostra Bellezza divina tra Van Gogh Chagall e Fontanafino al 24 gennaio, dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà Ottocento e metà Novecento attraverso oltre cento opere di celebri artisti italiani e internazionali. Bellezza divina raccoglie in sette sezioni quasi un secolo di arte sacra moderna, guardando ad essa come genere artistico ma anche come momento d’incontro e, talvolta di conflitto, tra artista e sentimento del sacro. A cura di Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Ludovica Sebregondi e Carlo Sisi, l’esposizione nasce da una collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi con l’Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, l’Arcidiocesi di Firenze e i Musei Vaticani.

Mostra Bellezza Divina

Due, invece, le novità per la primavera. Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim a Palazzo Strozzi dal 19 marzo al 24 luglio 2016, mostra che ricostruirà rapporti e relazioni tra arte europea ed americana, tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, nel segno delle figure di due grandi collezionisti americani: Peggy e Solomon R. Guggenheim. Il percorso espositivo affascinerà il pubblico con oltre cento capolavori spaziando dalle opere fondamentali di maestri europei dell’arte moderna come Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray e dei cosiddetti informali europei tra cui Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, insieme ai grandi dipinti e alle sculture delle maggiori personalità dell’arte americana degli anni cinquanta e sessanta come Jackson Pollock, Marc Rothko, Wilhelm de Kooning, Alexander Calder, Roy Lichtenstein, Cy Twombly. Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York.

opera della mostra Da Kandinsky a Pollock

La seconda anteprima è squisitamente contemporanea. Dal 22 aprile al 19 giugno gli spazi della Strozzina di Palazzo Strozzi ospiteranno una personale dedicata ad uno dei più originali ed attuali artisti cinesi: Liu Xiaodong. Tra pittura, disegno e fotografia, l’artista racconta i luoghi osservati e vissuti durante il periodo di residenza in Toscana, tra l’autunno 2015 e la primavera 2016, attraverso il contatto diretto con il paesaggio, gli abitanti e soprattutto con le comunità cinesi locali. Grazie al suo stile personale ed in bilico tra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo, la mostra diverrà un’occasione per una riflessione sulla migrazione dei popoli ma anche sul rapporto tra ambiente geografico ed ambiente culturale.

Banner Xiaodong

In autunno, Palazzo Strozzi rilancia la propria missione sul contemporaneo con una grande mostra evento dedicata al celebre maestro internazionale dell’arte contemporanea: Ai Weiwei.

Maestro Ai Weiwei

La mostra si terrà a Palazzo Strozzi dal 22 settembre 2016 al 22 gennaio 2017, testimonierà la forza e la vivacità della riflessione artistica dell’artista, posta in dialogo con la storia e l’architettura rinascimentale del palazzo. Ai Weiwei produrrà inoltre una serie di installazioni per Palazzo Strozzi, utilizzato per la prima volta come uno spazio espositivo unitario, unendo Cortile, Piano Nobile e Strozzina.

Esposizione che vi introduciamo attraverso le parole di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi:

Da quasi un anno sto lavorando per portare a Palazzo Strozzi la prima grande mostra italiana su Ai Weiwei, uno delle più iconiche ed influenti personalità del nostro tempo. Il lavoro di Ai Weiwei, tra attivismo politico, autobiografia e ricerca formale, ci parla di temi importanti in modo potente e diretto, utilizzando strumenti e linguaggi artistici a cavallo tra Oriente ed Occidente. Ospitare una simile retrospettiva qui a Firenze significa pensare alla città come ad una moderna capitale culturale, non soltanto legata alle vestigia del proprio passato ma finalmente in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo”.

Perché il Blog di Palazzo Strozzi?

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Negli ultimi anni ho seguito con interesse l’ascesa di Palazzo Strozzi, che da spazio semi-deserto è diventato una sede espositiva importante nel panorama culturale internazionale.

Il mio obiettivo è far di Palazzo Strozzi un luogo ancora più vivo e ancora più aperto, a Firenze e al mondo. Una visione da realizzare attraverso mostre ed eventi che vadano oltre le mura del Palazzo, avvalendosi della collaborazione di grandi istituzioni internazionali e di importanti sinergie territoriali, con l’intento di valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale.

L’idea del blog nasce dal desiderio di raccogliere e dare spazio alle diverse voci che animano Palazzo Strozzi. Attraverso contenuti di differente natura quali interviste, racconti, immagini e video, saranno rivelate le tante storie che contraddistinguono il nostro lavoro, fornendo approfondimenti inediti sulle iniziative svolte.

Il nostro obiettivo è rivolgere uno sguardo verso il mondo esterno, in relazione ai nostri eventi e alle nostre collaborazioni, così come aprire una finestra sul “dietro le quinte” della Fondazione, mostrando ciò che le persone non hanno modo di vedere o conoscere.

Ci piacerebbe inoltre dare risposte alle vostre domande riguardo alla nostra attività ed avere l’opportunità di ascoltare la vostra voce.

Arturo Galansino
Direttore Generale
Fondazione Palazzo Strozzi