Un pianeta in stato di allarme

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In esclusiva per Palazzo Strozzi, il direttore artistico del Festival dei Popoli Alessandro Stellino condivide un approfondimento sulla sezione HABITAT dell’edizione 2020: una anticipazione al programma di quest’anno e uno stimolo di ulteriore riflessione su temi centrali della nostra contemporaneità.

Il cinema documentario si interroga da sempre sul rapporto tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda. Fin dalle origini, l’atto di filmare corrisponde con l’idea di plasmare un universo spaziale, definendo la dimensione del visibile e il campo dell’invisibile. In questo senso, il cineasta è quasi un geografo: l’inquadratura segna i limiti di uno spazio fisico all’interno del quale si muovono i corpi, si definiscono dimensioni e si misurano le distanze, ma soprattutto si registrano tutti quei movimenti non tangibili, la cui traccia sul paesaggio solo si può scorgere nel loro divenire: trasformazioni sociali, interazioni culturali, trasmissioni di conoscenze.

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Juliette Guignard, Middle earth, 2020

Queste tensioni che pulsano ai bordi dell’immagine sono oggi materia di assoluta urgenza che condiziona le nostre esistenze. La sezione HABITAT del Festival dei Popoli si fa carico di restituire una prospettiva plurale su un pianeta in stato di allarme, offrendo un panorama più ampio possibile sui temi del vivere contemporaneo in relazione all’ecosistema, all’evoluzione tecnologica e alle trasformazioni in atto in ambito geo-politico. In un 2020 caratterizzato dalla pandemia e dalle sue ripercussioni su scala mondiale, appare sempre più necessario portare all’attenzione del pubblico una questione fondamentale come il rapporto dell’essere umano con l’ambiente naturale. Una problematica che tocca le nostre corde più profonde, giacché da essa dipendono la sopravvivenza del pianeta e delle specie che lo popolano. Lo illustra in maniera chiara e terribile un film come Icemeltland Park di Liliana Colombo, un viaggio lungo la Terra del Fuoco in cui un gruppo di turisti assiste dal vivo allo scioglimento dei ghiacciai, esultando ogni volta che un pezzo si stacca dalla parete. I cambiamenti irreversibili sul paesaggio provocati dall’innalzamento delle temperature globali si fanno una forma di spettacolo per un’umanità incurante di fronte allo spettro della propria estinzione.

I film che compongono la selezione tracciano un percorso in grado di restituire una prospettiva globale, offrendo voci e sguardi diversi sullo sfondo delle emergenze legate al cambiamento climatico. Da questi affiora un’urgenza comune: la necessità di prendere una posizione per far fronte alla disgregazione delle comunità. Un gesto che si può tradurre in un’azione individuale o può manifestarsi sotto forma di risposta collettiva, in un cammino che tuttavia non è esente da insidie e complicazioni, offrendo allo spettatore un interrogativo cruciale: che cosa si è disposti a sacrificare pur di rimanere coerenti con i propri ideali? Questo il quesito al centro di Journey to Utopia di Erlend E. Mo, protagonisti il regista stesso insieme alla moglie Ingeborg: afflitti dalle preoccupazioni relative ai cambiamenti climatici e al mondo che potrebbero lasciare in mano alle generazioni future, si trasferiscono dalla Norvegia alla Danimarca per abitare in un eco-villaggio autosufficiente che però non si dimostrerà luogo ideale per risolvere le problematiche della coppia.

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Maciej Cuske, The Whale from Lorino, 2019

La lotta per la sopravvivenza, declinata in forme eterogenee, si spinge dalle città alle campagne, arrivando fino alle realtà più remote, dove la dimensione ancestrale convive con le complessità e le contraddizioni del contemporaneo. In The Whale From Lorino, ambientato in un remoto villaggio di pescatori nell’estremo nord-est della Siberia, si pratica ancora la caccia alle balene, che non è solo retaggio di una tradizione tribale ma un’indispensabile garanzia di sopravvivenza per la piccola comunità. La Terre du milieu ci porta nella Creuse francese, dove Camille ha deciso di lavorare la terra e crescere i tre figli, alla ricerca di una forma di vita differente basata su metodi di coltivazione lontani dagli standard agricoli che costringono i piccoli produttori locali a vivere di sussidi statali. Express Scopelitis racconta l’eroica storia di una imbarcazione e del suo capitano che, ormai da un trentennio, fa la spola all’interno dell’arcipelago delle Cicladi garantendo ad abitanti e turisti una mobilità e uno scambio che altrimenti sarebbe impossibile. The Perimeter of Kamsé è ambientato in un piccolo villaggio in Burkina Faso dove un gruppo di abitanti deciso a combattere la siccità e la mancanza di acqua porta avanti un progetto innovativo ed ecologico di irrigazione, per far rinascere il villaggio e spingere a tornare coloro che sono emigrati.

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Olivier Zuchuat, The Perimeter of Kamsé, 2020

Evento speciale di HABITAT sarà l’omaggio a una comunità che ha fatto del cinema documentario il proprio ambiente naturale: The Grocer’s Son, the Mayor, the Village and the World… di Claire Simon, girato nel piccolo villaggio rurale di Lussas, sede degli storici États généraux du film documentaire, evento cinematografico che da oltre trent’anni anima il territorio dell’Ardèche trasformandolo in una vera e propria finestra sul mondo. Un inno sincero alla cultura come forma di resistenza, risorsa fondamentale per la sopravvivenza di ogni eco-sistema.

In copertina: Erlend Eirik Mo, Journey to Utopia, 2020

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Festival dei Popoli – Festival Internazionale di Cinema Documentario
61esima edizione
15 – 22 novembre 2020
I film saranno visibili in streaming dall’Italia fino al 29 novembre
https://www.mymovies.it/ondemand/schermodellarte
Abbonamento standard € 9,90

Doc at Work – Future Campus 
Spazio dedicato ai migliori film realizzati dai nuovi talenti del cinema documentario provenienti da prestigiose scuole europee.
26 – 29 novembre 2020
I film saranno visibili in streaming dall’Italia fino al 1° dicembre
https://www.mymovies.it/live/piucompagnia/
Streaming gratuito

Il Festival dei Popoli, fondato nel 1959 da un gruppo di studiosi di scienze umane, antropologi, sociologi, etnologi e mass-mediologi, è il più importate festival di cinema documentario in Italia e il più antico in Europa.
Nel corso degli anni, il Festival dei Popoli ha ospitato grandi maestri del cinema come Jean Renoir, Jean-Luc Godard, John Cassavetes, Ken Loach, Nagisa Oshima, Lindsay Anderson, Aleksandr Sokurov, Jørgen Leth, Peter Mettler, Raymond Depardon, Sergei Loznitsa, Danielle Arbid, Roberto Minervini, Gianfranco Rosi.
http://www.festivaldeipopoli.org/

Eventi, Film, Conferenze. Non perderti il mese di dicembre a Palazzo Strozzi!

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width=Tanti gli appuntamenti in programma per il mese di dicembre a Palazzo Strozzi, ma anche in tutta la città di Firenze, collegati alla mostra Ai Weiwei. Libero (aperta fino al 22 gennaio 2017).
Inoltre in occasione del ponte dell’8 dicembre e del Natale l’esposizione resterà regolarmente aperta con i seguenti orari:
tutti i giorni, compresi i festivi dalle 10.00 alle 20.00
ogni giovedì, compresi i festivi dalle 10.00 alle 23.00
La biglietteria chiude un’ora prima rispetto all’orario di chiusura delle sale.

 

Conferenza Ai Weiwei tra Pechino, New York e Firenze
Giovedì 1° dicembre alle 17.00, presso il Lyceum Club Internazionale di Firenze

Dalla formazione dell’artista negli anni ottanta tra Pechino e New York, alla mostra di Palazzo Strozzi che celebra trent’anni della sua prolifica carriera con opere che espandono la sua ricerca e i suoi riferimenti culturali anche a Firenze e alla sua storia.

La conferenza, di Riccardo Lami e Ludovica Sebregondi, si terrà presso Lyceum Club Internazionale di Firenze, in via degli Alfani 48.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

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Giovedì per i Giovani
Giovedì 1° dicembre dalle ore 19.00 alle ore 22.00, a Palazzo Strozzi

In occasione della mostra Ai Weiwei. Libero un gruppo di studenti del Liceo Machiavelli-Capponi e del Liceo Michelangiolo di Firenze sarà a disposizione dei visitatori per conoscere l’opera dell’artista cinese e approfondire i temi che stanno dietro alle sue grandi installazioni.

Attività gratuita con il biglietto di ingresso della mostra.

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Proiezione del documentario BETWEEN FENCES
Giovedì 1° dicembre alle ore 20.45, presso il Cinema La Compagnia di Firenze

Il Festival dei Popoli, in occasione della sua 57esima edizione (25 novembre-4 dicembre) presenta, in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e la mostra Ai Weiwei. Libero, il focus Looking for Neverland, dedicato al tema dei rifugiati.

Nell’ambito del focus, il maestro del cinema documentario Avi Mograbi, sarà presente alla proiezione di BETWEEN FENCES (Francia/Israele, 84′, 2016), la sua ultima opera presentata allo scorso Festival di Berlino.

Biglietto intero € 7,00, ridotto: € 5,00
Cinema La Compagnia, Via Cavour 50/r, Firenze

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Palazzo Strozzi partecipa a Strings City
Sabato 3 dicembre dalle ore 20.30, a Palazzo Strozzi

Quaranta luoghi culturali cittadini si trasformano nel palcoscenico per trenta ore di musica, eventi musicali grandi e piccoli, realizzati solo con strumenti a corda.

Anche la Fondazione Palazzo Strozzi partecipa all’iniziativa ospitando il concerto Hic et Nunc (duo, quartetto e solista) a cura della Scuola di Musica di Fiesole. La musica contemporanea riempie gli spazi della mostra di Ai Weiwei. Libero, per un’immersione totale ed appagante nell’arte di oggi.

Primo spettacolo alle ore 20.30, in replica alle ore 21.30 e alle ore 22.30 (durata 30 minuti).
Biglietti esauriti, disponibile la sola lista d’attesa.

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Conferenza Artisti e attivisti nell’epoca dei social network
Mercoledì 7 dicembre alle ore 18.30, a Palazzo Strozzi

Alcuni artisti come Ai Weiwei hanno messo in luce le potenzialità e le contraddizioni della Rete come strumento che può farsi mezzo di emancipazione e diffusione del pensiero libero e al tempo stesso arma di controllo sociale.

La conferenza, di Fabio Chiusi e Domenico Quaranta si terrà presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

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Giornata mondiale per i diritti umani

Sabato 10 dicembre dalle ore 11.00, al Mercato Centrale Firenze e a Palazzo Strozzi

Fondazione Palazzo Strozzi e Mercato Centrale Firenze si uniscono a Amnesty International in occasione della Giornata mondiale per i diritti umani con un ampio programma di iniziative nell’ambito della mostra Ai Weiwei. Libero, aderendo a “Write for Rights”, la maratona mondiale di appelli di Amnesty International, anche quest’anno in favore di persone che stanno subendo violazioni dei diritti umani.
Alle ore 11.00 presso il Mercato Centrale Firenze si terrà una conferenza pubblica, mentre alle ore 15.00, 16.00, 17.00 e 18.00 saranno organizzate delle speciali visite guidate alla mostra di Palazzo Strozzi, in cui una selezione di opere di Ai Weiwei sarà illustrata insieme ad un approfondimento sui diritti umani.

Le visite sono gratuite con il biglietto di ingresso alla mostra.
Prenotazione obbligatoria
Tel. +39 055 2469600
prenotazioni@palazzostrozzi.org

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Stamp style wordmark / logo produced for Amnesty International’s Letter Writing Marathon or Write for Rights events in December 2014.
All Design Files are available for download here:
https://amnesty.app.box.com/s/7d6lhv4e4ea3gz0cz40u/1/2418301651

 

Incontro pubblico fra Arturo Galansino e Virgilio Sieni
Mercoledì 21 dicembre alle ore 19.00, presso CANGO

In occasione del Festival La democrazia del corpo (Cango, 8 ottobre-30 dicembre 2016), Arturo Galansino (direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra) e Virgilio Sieni (direttore di Cango) tengono un incontro pubblico per discutere sul tema dell’uso del corpo nella pratica artistica di Ai Weiwei e in quella coreografica di Virgilio Sieni.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
CANGO, via Santa Maria 25, Firenze.

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