Una lettera d’amore. Ispirata dalla Madonna Pazzi

Su invito di Marsilio Arte, Annalena Benini, giornalista e scrittrice e direttrice della rivista Review del Foglio, si è lasciata guidare dalla Madonna Pazzi di Donatello (conservata a Berlino ed esposta a Palazzo Strozzi in occasione della mostra Donatello, il Rinascimento). Annalena Benini racconta del legame personalissimo e universale che lega la Madonna e il Bambino.

Cara mamma,

ti ho chiesto scherzando che cos’è l’amore e tu non hai avuto dubbi: l’amore che attraversa il tempo, lo spazio, il bronzo, il marmo, è fermato per sempre nell’amore della Madonna che guarda il suo bambino. Dovevo immaginarlo, da quando sono piccola e ti seguo nelle città, nei paesini, nelle chiese e nei musei, ti fermi sempre a guardare una Madonna col bambino.

Una me l’hai perfino regalata, quando sono rimasta incinta di mia figlia. Era di mia nonna, tua madre. Il protendersi del collo e degli occhi, il continuo scendere e salire per ritrovarsi alla stessa altezza, il desiderio di non staccarsi mai e di leggere nello sguardo la purezza di un legame carnale e al tempo stesso ultra terreno. Che non può finire, che parte dal corpo e si diffonde nello spirito, o viceversa, a seconda di chi osserva o di chi guarda distratto, ma non può non capire: madre e figlio, l’inizio del mondo. L’atto d’amore primario, originario.

Quanto tempo abbiamo passato, mamma, a guardarci gli occhi, le guance, quanto tempo ho passato a metterti le mani sulla faccia per poi perderne il ricordo? La forza esiste e non sa ancora parlare ma guarda, apre la bocca, protende le braccia, ha un profumo inebriante, si dimenticherà tutto ma adesso la sua pelle, a contatto con la nostra pelle, sprigiona l’energia del mondo intero.

Può l’arte restituirci tutto questo? Può, perché mostra due esseri umani nel momento in cui umano e divino si toccano. Il movimento di quello sguardo è un movimento divino, il protendersi degli occhi negli occhi è la prova di un amore che attraverso la madre e il suo bambino si sprigiona anche oltre i loro corpi, la loro unione, e ci avvolge e ci chiama, ci chiede: e voi, voi lo sapete che cos’è l’amore?

Cara mamma, avevi ragione tu: è qui l’amore.

blank
Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi), 1420-1425 circa, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst. Photo Antje Voigt 

Per scoprire altri contenuti esclusivi come questo puoi iscriverti a C’è vita su MArte, il magazine digitale di Marsilio Arte. Riceverai nella tua email aggiornamenti, novità e approfondimenti dal mondo dell’arte e della cultura.

Iscriviti

In copertina: Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi), 1420-1425 circa, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst. Photo Antje Voigt