Inventories of Abstraction Installazione di Yves Netzhammer

24 aprile 2009

12 luglio 2009


Yves Netzhammer reinventa lo spazio architettonico rinascimentale del cortile di Palazzo Strozzi tramite un’installazione multimediale prodotta dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina – Fondazione Palazzo Strozzi e creata appositamente per questo luogo.
Inventories of Abstraction (Archivi dell’astrazione) è costruita sulla base di tre componenti in interazione tra loro: l’installazione di sagome di forme animali e vegetali, una video-animazione che si snoda in sei diverse postazioni dotate di monitor e le sonorità create dal sound artist Bernd Schurer. Ogni elemento è proposto sotto forma di frammenti che entrano in relazione tra di loro sulla base del movimento e della posizione assunta da parte dello spettatore: le singole sagome si uniscono in forme uniche e i diversi frammenti di video formano un’unica animazione.
Come nell’arte rinascimentale, che Netzhammer riprende nei topoi dello sguardo e dello spazio, la comprensione delle cose si basa sulla capacità umana di saper guardare le singole cose in rapporto ad una totalità complessa che, in questo caso, non solo riunisce i diversi frammenti interni all’opera, ma anche spazio interno ed esterno, aperto e chiuso del palazzo.
Come sempre Netzhammer conduce un’analisi su fenomeni naturali non sulla base di un concetto di visione puramente teorico, bensì intraprendendo uno studio dell’immagine nella sua complessità di fenomeno reale e concreto posto a contatto con i nostri sensi. Le ambigue immagini biomorfiche, le sonorità e l’aspetto labirintico dell’installazione sottolineano anche la sua volontà di andare oltre un approccio meramente razionale, fornendo un’esperienza che, quasi richiamando le forme del teatro barocco o il concetto del Gesamtkunstwerk (l’opera d’arte totale), vuole coinvolgere in profondità i nostri sensi, i nostre ricordi e i nostri sogni.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto che vede artisti di tutto il mondo, chiamati a Firenze per presentare al pubblico lavori concepiti appositamente per il cortile di Palazzo Strozzi, e che è stato inaugurato nel 2008, con l’Artificial Moon
del cinese Wang Yu Yang.

Yves Netzhammer è nato nel 1970 a Sciaffusa e vive a Zurigo. Dopo gli studi in architettura e un primo apprendistato come disegnatore, ha seguito dal 1990 a 1991 il corso preparatorio presso la Hochschule für Gestaltung und Kunst Zürich, dove ha frequentato dal 1991 al 1995 il corso di perfezionamento in arti figurative. Dopo aver esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive in importanti città come Zurigo, Francoforte, Basilea, Duisburg, Brema, Karlsruhe, Colonia, Mannheim, Lucerna e altre, e dopo aver vinto un certo numero di premi, Netzhammer ha rappresentato la Svizzera presso il Padiglione Nazionale ai Giardini di Castello presso la più recente edizione (2007) della Biennale di Venezia,
insieme a Christine Streuli.
Dal 1997 ha prodotto video installazioni, animazioni 3D, disegni, dipinti e altri oggetti, utilizzando il computer per creare immagini e sequenze filmiche animate che costituiscono una poetica ed evocativa interpretazione del mondo in cui viviamo. In uno stile estremamente conciso e simbolico, Netzhammer esplora gli aspetti filosofici e psicologici del gioco di relazione tra esseri umani, oggetti ed elementi del regno animale e vegetale, e le trasformazioni che ne derivano.

Un ringraziamento speciale a Anita Beckers.

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