I’m a Koons Fan Quattro playlist dedicate a Jeff Koons. Shine

Fondazione Palazzo Strozzi presenta in occasione di Jeff Koons. Shine I’m a Koons Fan, una selezione musicale in quattro playlist tematiche curate da Salotto Studio e dedicate alla mostra di una delle figure più importanti e celebrate dell’arte contemporanea a livello globale. Ispirandosi alle serie di opere che Jeff Koons ha realizzato negli anni, le playlist raccontano stili e generi diversi, dal rock all’ultrapop, dalle hit mainstream ai pezzi più ricercati. Una scelta di oltre 60 brani che interpretano il potere del riflesso e dell’apparenza, specchio vivente tra cromature e figure ironiche piene di vitalità.

Si parte dalle atmosfere disco, rock e glam anni ‘80 con Gold di Price, Blue Monday ’88 dei New Order, Splendido Spelendente di Donatella Rettore o 0303456 di Raffaella Carrà, passando per il pieno stile anni ’90 con I just can’t get enough dei Depeche Mode o Celebration di Madonna, per poi tuffarsi negli ibridi musicali degli anni ’10 come Audacity of Huge di Simian Mobile Disco, Oro di Mango o Fluorescent Adolescent degli Artic Monkeys, fino ad arrivare ad un mix cosmopolita, transgenerazionale e transnazionale che giustappone ispirazioni disco a beat ultrapop, con le voci di Lady Gaga in Art Pop e di Lana del Rey in Million Dollar Man.

Le playlist verranno pubblicate ogni mese sul profilo Spotify di Palazzo Strozzi.

Luxury and Degradation

Una selezione che confonde le linee tra high and low, in un flow tra disco, rock e glam anni ‘80. In questa playlist, sfarzo e occasionalità si mescolano con ironia in un mix eclettico e provocatorio.

Celebration

Una selezione in pieno stile anni ‘90 che incarna la voglia di esagerare con esuberanza infantile e una attitudine giocosa. Una vera e propria celebrazione del successo e della sua percezione.

Hulk Elvis

Una selezione anni ’10 racconta ibridi musicali impensabili, dove la provocazione diventa mainstream e in costante slancio verso il mito della hit, tra supereroi, fluorescenze e voglia di rompere gli schemi.

Gazing Ball

Una selezione in cui regna l’ambiguità su sonorità ultra glam della seconda metà degli anni dieci. Pop e elettronico si confondono tra splendore e bagliore, essere e apparire. Un mix cosmopolita, transgenerazionale e transnazionale che giustappone ispirazioni disco a beat ultrapop.

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