Americani a Firenze Sargent e gli impressionisti del nuovo mondo

03 marzo 2012

15 luglio 2012


Nell’anno in cui ricorre il quinto centenario della morte di Amerigo Vespucci, la mostra celebra i forti legami tra vecchio e nuovo continente, illustrando la cerchia cosmopolita che lego` per sempre la cittàal nuovo mondo e trasmise in America cultura e raffinatezze europee.
Per la prima volta, dopo le recenti mostre tenute in Francia e Inghilterra, Palazzo Strozzi espone le opere dei pittori americani che accolsero il linguaggio impressionista e che soggiornarono in Italia, studiandone in particolare il loro rapporto con Firenze a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX.
Nella mostra saranno rappresentati pittori che, pur non aderendo in maniera esplicita all’impressionismo, furono maestri fondamentali per le generazioni più giovani: William Morris Hunt, John La Farge, Tomas Eakins. Seguiranno i grandi precursori come John Singer Sargent, Mary Cassatt, James Abbott McNeill Whistler, che vantavano una forte componente cosmopolita. Il centro dell’esposizione saràcostituito dalle opere di artisti qualitativamente notevoli che soggiornarono a Firenze. Fra questi alcuni esponenti del gruppo propriamente impressionista americano i Ten American Painters come William Merrit Chase e Frederick Childe Hassam.
La vita e l’attivitàdegli americani a Firenze si intreccia con quella di intellettuali, collezionisti, scrittori, critici d’arte loro connazionali, con i quali talvolta avevano giàavuto rapporti in patria: Gertrude Stein, Mabel Dodge, Bernard Berenson, i fratelli Henry e William James, Egisto Fabbri e la sua famiglia (le sorelle Ernestine pittrice e Cora poetessa), Mabel Hooper La Farge, Bancel La Farge, Charles Loeser, Edith Wharton. Queste colonie americane in Italia, pur vivendo piuttosto isolate dalla popolazione locale, recepirono la lezione della più moderna pittura italiana contemporanea ed ebbero un certo impatto su artisti e intellettuali italiani, anche perchè introdussero stili di vita raffinati e cosmopoliti e, relativamente alle donne, atteggiamenti più liberi e spregiudicati.
Nella mostra saranno presenti ritratti femminili di grande qualità, in cui la donna diventa simbolo della moderna nazione americana: giovani, adolescenti o addirittura bambine, spesso vestite di bianco, incarnano la purezza e le speranze di un’intera nazione. Il tema del ritratto femminile si ricollega all’attività delle pittrici d’oltreoceano, molto più emancipate delle coetanee francesi ed europee in genere.
Numerosi i percorsi e gli intinerai tematici tra arte, storia e letteratura per scoprire, all’interno della cittàe nei dintorni, le dimore, i punti di incontro e i luoghi in cui vissero e soggiornarono gli artisti americani.

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