Opavivará! Chi sono

Il collettivo di artisti Opavivará! (Brasile 2005) propone un uso sovvertito e fortemente sociale dello spazio urbano attraverso la creazione di dispositivi relazionali che producono un’esperienza collettiva, come l’installazione Rede Social, una grande e coloratissima amaca di oltre 10 metri in cui il pubblico è invitato a salire per vivere lo spazio e l’architettura del palazzo da un punto di vista e da una posizione inconsueta.
Rede Social Palazzo Strozzi
L’opera è stata pensata e disegnata appositamente per il cortile di Palazzo Strozzi, luogo racchiuso nel cuore del Palazzo ma nel contempo aperto alla città. Ispirata dalla cultura brasiliana, aperta, libera e fortemente collettiva, Rede Social (in inglese Social Network, ma anche con un doppio senso delle parole “rete” e “sociale”) consiste in una struttura simile ad un tunnel aperto, che sostiene una unica amaca colorata con 12 postazioni collegate insieme che permetterà al pubblico di abbandonare temporaneamente il proprio singolo e consueto ruolo sociale rilassandosi e prendendosi una pausa dal mondo esterno al fine di concentrarsi sulle cose più essenziali della vita e sulle relazioni umane. Il pubblico e i partecipanti si trovano coinvolti come agenti fondamentali dell’installazione, in nome di un totale coinvolgimento fisico, partecipativo e relazionale con essa, al fine di superare la visione individualistica delle performance secondo la quale ci si limita ad osservare senza interagire. Ognuno, senza preoccuparsi del ruolo sociale che ha nel suo quotidiano più abituale, viene ricondotto e costretto alla forma più semplice delle relazioni umane. Malgrado il tono umoristico e leggero della loro identità artistica, una parte del loro lavoro punta a evidenziare la corruzione politica e l’ineguaglianza economica che paralizza la società brasiliana. L’opera realizzata nel cortile di Palazzo Strozzi Rede Social, che ha già avuto una sua presentazione in forma diversa in altri luoghi espositivi e pubblici in Brasile e in Inghilterra, è stata pensata e disegnata specificatamente per gli spazi del cortile rinascimentale. In questa visione culturale brasiliana, le amache sono per eccellenza gli spazi per l’ozio e il relax, tipiche della cultura indigena brasiliana (in contrapposizione a quella dominante portoghese arrivata in seguito che vedeva nella pigrizia uno dei sette peccati capitali). L’inattività era considerata come un invito spirituale ad aprirsi a una temporalità più vicina alla natura, priva di orpelli o sovrastrutture culturali. Rede Social permetterà a chi lo vorrà di esplorare uno spazio di riflessione e di crearsi momenti di intimità e divertimento, godendo dell’architettura del palazzo da un punto di vista a da una posizione inconsueta.